Quando ho pensato a cosa scrivere per il primo vero articolo di questa rubrica, ho avuto quello che potrei definire l’ingorgo dello scrittore. Non so se questo termine esista, ma credo renda bene l’idea! Non si tratta del classico blocco dello scrittore, è qualcosa di decisamente più complesso. L’ingorgo dello scrittore, così come lo intendo io, fa riferimento a tutte quelle situazioni in cui ci sono talmente tante cose da dire, che si spingono tutte una contro l’altra per passare da una porticina stretta. Il risultato? Stanno tutte lì e non esce niente. Perciò proviamo a fare ordine! Proviamo a metterle in fila e vedere chi esce per prima…
Motivazione, obiettivi, gestione dei pensieri, concentrazione, gestione dello stress…ecco! La gestione dello stress mi sembra un bell’argomento dal quale partire, perciò… partiamo!
Innanzitutto: esistono due forme di stress! Esiste uno stress cattivo, che tutti noi abbiamo presente. Si chiama distress ed è la causa di tanti sintomi fastidiosi (nausea, muscoli irrigiditi, tremore, etc.). Ma esiste anche uno stress buono, che ci fa bene! Si chiama eustress ed è il principale responsabile dei nostri successi! Proviamo a pensare se non ci fosse un minimo di attivazione fisiologica prima di una competizione? Come potremmo avere i muscoli (e la testa!) pronti all’azione? Perciò possiamo affermare che lo stress fa bene, finché è controllabile! Anzi, possiamo dire che l’assenza di stress è tanto dannosa quanto la sua presenza eccessiva. Insomma: impariamo a stressarci un po’ prima di fare qualcosa, e tutto andrà meglio!
Ma quando invece lo stress è troppo? Quando mi tremano le mani ed i muscoli pesano due tonnellate l’uno? In questi casi bisogna imparare a gestirlo. Per prima cosa, proviamo a chiederci cosa ci renda così agitati. La causa viene da fuori o da dentro di noi? È controllabile o meno? Una volta capito dove risieda la problematica, vedrete che intervenire sarà molto più semplice!
E quando ciò non basta? Ecco che ci vengono in aiuto le tecniche di rilassamento! Imparare e rilassarsi significa saper abbassare in maniera consapevole il nostro ritmo corporeo. Atleti in grado di fare ciò hanno un controllo corporeo che va oltre l’immaginabile! Abbiamo presente ogni muscolo del nostro corpo? Siamo in grado di contrarre e decontrarre ognuno di questi? Probabilmente per alcuni sì (muscoli delle braccia, delle gambe, muscoli facciali, etc.) mentre per altri no (ad esempio, riusciamo a contrarre e decontrarre i lombari?). Se impariamo a farlo, se aumentiamo la consapevolezza del nostro corpo, saremo senz’altro atleti migliori!
A cura di Matteo Vagli