La partita della vita: Cuore e Determinazione

(gamesetmatch.it)
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E’ considerato dall’ ATP World Tour il match più bello della stagione, ed ha ottenuto il riconoscimento di “Impresa dell’anno”.
L’eccezionale performance di Fabio Fognini durante il terzo turno degli Us Open di quest’anno, che ha ribaltato i primi due set favorevoli allo spagnolo Nadal con un 6-4, 6-3, 6-4; è una partita che vale la pena di raccontare e approfondire, perché ha dentro tutti gli ingredienti utili e necessari quando si deve far fronte e superare una prova molto difficile: concentrazione, determinazione, voglia di vincere, fisicità e rispetto dell’avversario, ma non paura. Questa partita è uno straordinario esempio delle capacità fisiche, tecniche e mentali di Fabio. Capacità che non ha sempre dimostrato in maniera costante, a volte in maniera intermittente, ma che quando fuoriescono rendono qualsiasi avversario battibile e qualsiasi partita fuori dal pronostico.
Davanti ad una situazione che vede un tennista in svantaggio per due set, contro un campione perennemente tra i primi posti del ranking ATP e per di più con le statistiche a sfavore, a rigor di logica è molto semplice cadere sotto i colpi dell’inerzia di una partita simile, fino ad annegarci definitivamente. A mio avviso questa partita è stata vinta proprio sotto il piano dei nervi. E’ fisiologico che Rafa, sulla base della sua lunga esperienza di vittorie, abbia prematuramente cominciato a leggere la partita in suo favore, subendo inconsciamente un piccolo calo a livello mentale; ed è proprio lì che si è registrata una svolta: pur con tutte le difficoltà del caso esisteva una piccola opportunità per cambiare quel inerzia sfavorevole, ed una volta ribaltata, rendere le cose più complicate al campione spagnolo che da dominatore, ha dovuto giocare il ruolo del dominato. Fabio ha colto quel opportunità giocando il miglior tennis della sua vita, portando la sua presenza fisica e mentale su ogni palla lì ed in quel momento, non lasciando alcuno spazio al ritorno dello spagnolo. Questo è un grande esempio di Sport in merito a quanto sia fondamentale dare tutto sé stessi fino all’ultimo, e non è un caso che il suo avversario, che non si è minimamente risparmiato fino all’ultimo, decreti il motivo della sua sconfitta a Fognini: ”Ha giocato alla grande. Non è un match che ho perso io, anche se ho avuto le mie occasioni. E’ un match che ha vinto lui. Quindi accetto la sconfitta. Non sono felice che lui abbia giocato meglio di me ma è ciò che è accaduto. È lui che ha giocato meglio di me, giusto? Io non ho giocato male, ho giocato un match normale ma non è bastato. Quindi ciò non mi fa piacere. Ma accetto che lui oggi sia stato più bravo di me.”

A cura di Marco Angoli

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