“Come un fulmine – La mia storia” – Usain Bolt

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Rating “Lo Sport Insegna®”: 5/5

L’atleta è straordinario, carismatico, energico e spavaldo e la persona è sincera e simpatica! Il libro per me è bellissimo: occupandomi di tematiche relative all’uso corretto del potenziale mentale dell’atleta, devo dire che nelle pagine di questo libro ci sono dei passaggi chiave che valgono molto di più di mille concetti trattati in importanti manuali sull’argomento.

Sull’atleta direi che ho poco da aggiungere a quanto potete trovare sul web in termini di vittorie. Una sola frase potrebbe essere la giusta sintesi di Usain Bolt: siamo al cospetto di un fulmine, dell’atleta più veloce di tutti i tempi!

Il suo talento è fuori discussione già dal 2004 quando il giovane Usain conquista il record mondiale juniores dei 200 metri e diventa il primo ragazzo a scendere sotto ai 20”. Da quel momento non lo fermerà più nessuno e farà incetta di ori olimpici e di primati mondiali nei 100, nei 200 e nella staffetta 4×100.

Pur essendo il cricket il suo primo amore sportivo, già nella prima parte del libro il lettore capisce al volo per Bolt quale è stato il momento chiave che gli ha fatto capire che l’atletica per lui non sarebbe stata più un puro gioco, una sfida, un divertimento soltanto, ma qualcosa di più: la visione del filmato delle Olimpiadi di Atlanta del 1996 dove vide il grande Michael Johnson trionfare nella sua specialità preferita ( i 200 metri) con un tempo pazzesco, 19”32, nuovo record del mondo per quei tempi!

Fu proprio nel preciso momento che Usain vide Michael tagliare il traguardo per primo che pensò “Cavolo, voglio diventare come lui. Voglio vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi”. Nella vita e nello sport si parla spesso dell’importanza di avere obiettivi chiari e ben definiti e che dire…le sue parole sono sembrate a tutti – e a lui in primis- una mappa chiara e ben orientata verso il successo!

Altro aspetto molto importante: Bolt ha capito subito di avere tantissimo talento, ma allo stesso tempo si è reso conto che in alcune circostanze sarebbe servito qualcosa in più. A molti atleti oggi, di diverse discipline sportive, accade questo, ma parecchi non sono in grado di capire che devono sfruttare oltre al talento altre cose e allenarsi molto fisicamente, tatticamente e mentalmente.

Usain è dichiaratamente pigro, strafottente, sicuro di sé, amante della bella vita, delle discoteche, delle auto di grossa cilindrata, delle donne. La sua alimentazione non è sicuramente da manuale se si pensa che prima dei tre ori olimpici a Pechino il nostro campione si è mangiato un sacco di crocchette di pollo fritte!!!

Allo stesso tempo è la sintesi perfetta di un cuore da campione e di una mente di granito. Ha una energia traboccante e una forza mentale impressionante e non da ultimo si sa ascoltare benissimo ossia sa interpretare in modo perfetto i segnali che riceve dal suo corpo e dalla sua centralina dei comandi, la sua mente.

Il suo percorso – nonostante il talento- non è stato certo privo di ostacoli da superare e di accadimenti che per un certo periodo lo hanno tenuto lontano dalle competizioni: voglio ricordare brevemente il problema della scoliosi alla schiena con il quale continua a convivere e il fatto che sia stato appurato che abbia una gamba più corta dell’altra di 1 cm; i vari incidenti in auto con il più grave nel 2009; la difficoltà nel produrre uno scatto importante al via dovuto alla sua altezza di ben 1.95cm.

Ho parlato poi all’inizio di questa recensione di aspetti importanti per chi si occupa di Mental Coaching e senza voler farla troppo lunga posso dirvi che in tutte le pagine del libro è bellissimo seguire il nostro campione nel suo dialogo interiore, nel self-talk. Leggete attentamente ogni pagina e capirete quante cose un atleta può dirsi in una frazione di tempo rapidissima e mentre affronta una gara veloce come può essere quella dei 100 o dei 200 metri.

E ancora…potere della visualizzazione quando racconta di aver fatto un video dove diceva che avrebbe vinto 3 ori olimpici.

Come dice Bolt: “Quando ce ne è bisogno, niente può fermarmi. Così ho superato ogni difficoltà e sono diventato l’uomo più veloce del pianeta. Questa è la mia storia.”.

Da parte mia buona lettura e un augurio di cuore affinché ogni sportivo possa prendere spunti interessanti da questa lettura per scrivere la sua di storia!

A cura di Lorenzo Ruspi

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